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Pena di vita

  • giglius1958
  • 12 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Stato, Parlamento, Governo, Opposizione… c'è una gran confusione sotto il sole e non per colpa dei vulcani.

Eppure piovono leggi, manovre, tagli spacciati per riforme: ridotti a un enorme riformatorio chiamato Azienda Italia. Estinti i cittadini. Gli Amministratori-delegati del popolo, che bovinamente rumina tv ed espelle voti dall'intestino retto (la “rettitudine” ha cambiato significato!), dichiarano: “Stiamo lavorando per il vostro bene” e noi ci comportiamo come quella moglie malmenata, stuprata e impaurita che non denuncia il marito perché “lui è fatto così… lo fa perché mi ama!”.

Il destino degli oppressi non è più la rivolta, ma la convivenza civile con l'oppressore, il dialogo, il confronto, la condivisione… concetti “Napolitani” esportatori del nuovo modello di democrazia partecipata: più che Porto Alegre, porto triste. I Sindacati “mediatori” amanti dei “Draghi” sorridono e sopravvivono.

Le frustate dei nausea-Bondi di destra, ritmicamente somministrateci, ancora fanno più male di quelli di (supposta) sinistra per accanimento lessicale, percepita come cancro senza metastasi, il male minore, nonostante le piaghe Dalemiane, Prodiane e Veltroniane siano state preparate per il banchetto dei vermetti Berlusclonati.

Stimmate progressiste dei tanti Padre Pio (tutto!) e non vi lasciamo un cazzo! Bisognosi: i ricchi di potere e i poveri di denaro. Casini e Rutelli, mediatori tra la merda fresca e quella secca (spacciata per cioccolata), pensano al quoziente delle famiglie numerose, alle donne angeli del focolare, al patriarcato familiare, regionale, nazionale: l'imperialismo è un fatto divino, ma con moderazione, composti, senza urlare e vestiti bene. La speranza in un mondo migliore non deve essere praticata.

Mai. L'ostia è solo il corpo di un cristo umiliato dalla mentalità diabolica dei somministratori il dì di festa.

Cattolicesimo disabilitante. L'autonomia personale è appesa ai fili della De Filippi e del Gabibbo; muta l'utopia personale in accettazione passiva della distruzione dell'autonomia politica: formiche iperattive alla ricerca dell'infelicità. Per legge. La ricerca di uno stile di vita sano e bio­logico il progetto per un mondo vivibile, socialista e libertario cooperativo, lontano dalle compulsioni compradore, viene deviato dalla propaganda finalizzata alla ricerca spasmodica del benessere materiale, dell'avere: l'essere, soffocato dalle merci, migra nelle preghiere e nelle processioni per le Madonne, l'Ikea e i provini per l'Isola dei famosi. La pena di vita ha sostituito la pena di morte.

A. Gigli Jesi (AN) Distopista Utopista




 
 
 

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